7 Domande a Federico Broccoli, Subsidiaries Division Director / Wood Division Director/Sales.
1.Stiamo vivendo un momento di emergenza sanitaria innescata dalla diffusione del Covid-19: qual è la panoramica generale attuale?
La crisi attuale è molto più violenta e nettamente diversa da ciò che a livello globale abbiamo vissuto in passato, ed ha un impatto particolarmente forte ed intenso sulla realtà quotidiana, personale e professionale di ogni individuo. Ha stravolto in poco tempo il nostro modo di vivere e di pensare, ha condizionato le nostre abitudini, portandoci a crearne di nuove. Rispetto alle altre situazioni di emergenza, si è imposta e si è scatenata in poco tempo, con tutti i suoi effetti, imponendo una brusca battuta d’arresto. Tuttavia, in tale situazione di instabilità, è importante essere consapevoli che tutte le crisi hanno una fine e che ognuna offre l’opportunità di reagire, essere tempestivi, riflettere e migliorare, utilizzare nuove modalità per raggiungere un risultato. Ed è quello che ha messo in atto Biesse.
2. Come ha reagito Biesse e in che modo questa situazione sta impattando sul business?
Biesse ha agito prontamente e con grande senso di responsabilità: in particolare, ha messo in atto ed intensificato tutte le misure volte a garantire la sicurezza dei dipendenti e di coloro che interagiscono con l’azienda, al fine di salvaguardare la salute delle proprie risorse e dei propri clienti. Se c’è una parola che ha contraddistinto il nostro modo di reagire a questa situazione sin dall’inizio è sicuramente tempestività. È stato istituito un Comitato interno al Management per monitorare lo scenario globale e calare le direttive ministeriali sulla nostra realtà. Con grande senso di responsabilità abbiamo messo in sicurezza le nostre persone e agito per il benessere dei nostri clienti, predisponendo una strategia per mettere immediatamente al loro servizio il meglio di ciò che possiamo offrire.
3. Quali strategie e quali strumenti ha adottato Biesse?
Tecnologie evolute, smart-working, video-assistenza e demo da remoto: sono gli ingredienti che ci permettono di continuare ad essere operativi e in contatto con i nostri clienti, sia dal punto di vista commerciale, che tecnico, mantenendo sempre attiva la relazione che siamo soliti avere con loro. Eravamo tecnologicamente già pronti, perché abbiamo sempre investito per avere le più evolute tecnologie, sia per supportare il nostro lavoro sia da mettere a disposizione dei nostri clienti. Abbiamo ridefinito la nostra strategia, modellandola alla situazione attuale e messo in campo subito le nostre competenze. Abbiamo avviato un programma di lavoro in smart-working che ci consente di assicurare la piena operatività del lavoro nelle aziende del Gruppo ogni possibile servizio a clienti e dealer in tutto il mondo. Garantiamo la consegna dei ricambi e l’assistenza tecnica, abbiamo ormai da anni SOPHIA IOT, la piattaforma di servizi evoluti che, in questo momento particolare, sfruttiamo anche per offrire ai nostri clienti la video-assistenza e fornir loro un servizio tecnico a distanza. Con grande senso di responsabilità, cercando di supportare al meglio i nostri clienti e mettendoci al loro servizio, abbiamo deciso di garantire in moltissime aree del mondo 30 giorni di assistenza gratuita. Abbiamo predisposto la possibilità di chiedere demo on demand, che i nostri clienti possono seguire direttamente da casa, riproducendo la relazione con il tecnico e la dimostrazione sulla macchina in modalità che solitamente abbiamo nei nostri Campus nel mondo, dove ospitiamo i nostri clienti, sia per visite giornaliere che per eventi globali.
Stiamo lavorando in maniera sinergica con le nostre 39 filiali garantendo la business continuity ai nostri clienti, supportandoli con ricambi, servizi, sia attraverso l’assistenza a distanza che con interventi presso le loro sedi nel pieno rispetto delle normative locali. Forti di un portafoglio ordini significativo affrontiamo queste settimane di emergenza con grande senso di responsabilità e fiducia. Inoltre, grazie alle macchine che stanno uscendo dai nostri poli produttivi e alle tecnologie a disposizione nei nostri hub dislocati in Italia, Nord America, Australia, Malesia e India, abbiamo uno stock di macchine più che sufficiente per poter rispondere alle richieste dei nostri clienti Biesse e Intermac nel mondo e alla loro necessità di innovazione tecnologica in questo periodo. Si tratta di una riserva strategica che ci permette di gestire questo rallentamento necessario senza preoccupazione.
4. In che modo la situazione attuale sta impattando sul lavoro delle filiali?
Indubbiamente, il periodo di instabilità, ad eccezione della Cina, ha interessato prima l’Headquarters di Pesaro, e poi come vediamo si sta allargando anche negli altri Paesi in cui sono situate le nostre filiali. Abbiamo 39 filiali nel mondo, siamo un gruppo forte e coeso, abbiamo da un lato la forza finanziaria per far fronte a questo momento e dall’altro competenze eterogenee e globali che possiamo mettere a servizio del Gruppo. Dinamicità e proattività: sono queste le due parole chiave che contraddistinguono il nostro approccio, non solo reattivo ma proattivo, per fronteggiare l’emergenza ed applicare tutte le misure di sicurezza anche nelle nostre filiali. Grazie al nostro approccio one company, basato su una unica vision globale gestita da un Management coeso, che garantisce gli stessi processi e strumenti in tutto il mondo, possiamo offrire lo stesso livello di assistenza e di supporto in ogni parte del mondo, a tutela delle attività produttive dei nostri clienti.
5. Quali strategie e quali strumenti ha adottato Biesse a livello locale nelle filiali?
Abbiamo esteso le stesse misure di prevenzione e di sicurezza applicate in HQ, adattando il piano sulla base della situazione specifica di ogni Paese e delle norme locali. Con grande celerità e senso di responsabilità, abbiamo applicato le misure già implementate in Headquarters, muovendoci in qualche caso in anticipo rispetto alle normative locali. Abbiamo implementato anche nelle filiali dimostrazioni on demand a distanza e video-assistenza tecnica. Abbiamo messo in atto un programma di smartworking e, ove possibile, abbiamo incentivato piani di aiuto alle lavoratrici madri, per poter gestire al meglio la situazione lavorativa con quella privata.
6. È una situazione globale che riguarda tutti. Quale consiglio si sente di dare alle piccole e medie imprese per poter affrontare al meglio questo momento?
Ci troviamo in un momento di pausa, per questo consiglio a tutti gli imprenditori di sfruttare questo tempo a disposizione per riflettere, per ripensare al proprio modo di lavorare, alle proprie strategie produttive. Improvvisamente è arrivato uno stop obbligato alla frenesia con cui siamo soliti vivere, è come se ci trovassimo con in mano un foglio bianco. Il consiglio, che mi sento di condividere, è sfruttiamo questo momento per rispondere a questa domanda: “Come potrei rendere più agili i processi, ottimizzare i flussi produttivi, rivedere modalità di lavoro, per rendere migliore la mia azienda?” È il momento della consapevolezza, dell’analisi e del cambiamento; è il momento in cui si può analizzare la propria attività con un occhio critico, con la calma e la razionalità necessaria, per valutarne i punti di forza e di debolezza, per rafforzare i primi ed eliminare i secondi. Bisogna cogliere l’opportunità di fermarsi a riflettere, studiando nuovi strumenti e nuove attività utili a migliorare le proprie strategie di business, ricorrendo a ricerche di mercato, a nuovi modi di collaborazione con altre aziende, anche attraverso sistemi e strategie distrettuali e di rete. Il mio consiglio quindi è di pensare, cercare il modo per ridisegnare e migliorare le strategie imprenditoriali, per ripartire più forti, quando la tempesta sarà passata, per cogliere le opportunità e costruire il successo di domani.
7. Come cambierà il futuro del business?
Oggi stiamo riscoprendo un’insolita vicinanza basata sulla tecnologia che ci porta a dare maggior valore alle connessioni e alle relazioni. Guidati da un forte e strutturato management che prontamente attua strategie di gestione e di reazione alla situazione di emergenza, abbiamo l’opportunità di sfruttare l’instabilità attuale per costruire ed ottenere effetti positivi. Fino una settimana fa l’economia andava bene, stiamo vivendo un momento difficile nato da un’emergenza sanitaria, sicuramente ci saranno ripercussioni per tutti, ma sono convinto che, passata questa fase, ci sarà una ripresa, e dobbiamo lavorare per essere pronti a cogliere tutte le opportunità che ne potranno nascere. Dobbiamo continuare a pensare alla ripartenza, sfruttando tutte le occasioni di crescita che questo periodo ci offre: un cambiamento culturale accelerato, il rafforzamento di strategie già ben solide, la tutela delle nostre risorse e dei nostri dipendenti, testare concretamente le opportunità offerte dalle nuove tecnologie di connessioni e di digital manufacturing, che oggi, trovano sempre più applicazione nelle aziende dei nostri clienti. Questa situazione accelera infatti un cambiamento culturale che era già in atto, velocizzerà il processo di Digital Manufacturing nostro e dei nostri clienti. La fabbrica si evolve, i processi diventano più snelli e automatizzati e l’uomo si concentra sulle attività a maggior valore aggiunto. “Ready, it’s tomorrow” non è solo un claim per noi di una campagna che mostra i principi della fabbrica del futuro in piena armonia tra tecnologia e genio dell’uomo, è la rappresentazione del nostro mindest: come Gruppo siamo pronti già da qualche anno, ora saremo ancora più vicini ai nostri clienti per poterli accompagnare in questo importante salto culturale centrato sulla digitalizzazione e sull’automatizzazione dei processi produttivi, affinché ognuno di loro ne possa sfruttare appieno i benefici. Insieme ce la faremo.
#WeAreBiesse