È contaminazione la parola chiave del nuovo numero del magazine Make
Biesse pubblica la nuova edizione del magazine Make, giunto alla sua nona uscita. La parola chiave del numero, contaminazione, riflette l’attuale contesto globale, rivoluzionato e tuttora segnato dalla pandemia, ma permette ulteriori e inedite riflessioni, che mettono in campo, e tra loro in relazione, tecnologia, arte e futuro.
Come da tradizione del magazine del Gruppo, la parola chiave si snoda attraverso le storie e gli approfondimenti proposti nel numero, contraddistinto dal colore verde fluo, un filo conduttore ben visibile che lega temi e racconti che guardano al futuro. A partire da Open-I, il progetto di open innovation di Biesse, che mostra come l’apertura all’esterno e alla conoscenza diffusa permetta di disegnare nuove e stimolanti rotte sulla strada dell’innovazione continua, attraverso il contributo di università, promettenti startup e istituti di ricerca. Contaminazione tra tecnologia e arte, rigore ed estro, è alla base de Il Suono Nascosto, il progetto del Gruppo realizzato insieme a NeuNau e Umanesimo Artificiale ed esibito nell’edizione 2019 della fiera Ligna: trasformare il rumore dei macchinari in musica, una missione intrepida che unisce ricerca e fantasia per far emergere l’anima invisibile della tecnologia.
Un materiale imponente ed eclettico come il marmo invece trova nuove possibilità espressive, contaminandosi con le abilità permesse oggi dalla tecnologia e la creatività dei designer che spingono oltre i limiti per dare al marmo una ventata di leggerezza. Marmomac, la fiera veronese specializzata nel settore litico, è il palcoscenico ideale dove esibire manufatti sorprendenti, sintesi perfette tra ingegno e tecnica, come i tavoli Dark Skapto e Archètipo, raccontati da chi li ha progettati (rispettivamente Paolo Criveller e Simone Bellan) e progetterà in futuro, nelle vesti di designer pronti a fare i conti con i cambiamenti, e le nuove consapevolezze, che si celano dietro la realizzazione di questi capolavori.
La contaminazione permea anche il mondo degli eventi, che vedono convivere due anime un tempo inconciliabili, reale e virtuale, oggi tra loro compenetranti. Se il lockdown ha arrestato la frenesia delle fiere, il recupero della socialità ha rimesso in moto il settore, forzando l’adesione di nuove regole, che hanno però permesso di sviluppare nuovi format, a cavallo tra il fisico e il digitale. Make & Talk è uno di questi: dal magazine è nato uno spin-off live e in streaming dove parlare del futuro attraverso il contributo di esperti del settore e la lungimiranza di aziende davvero smart. Sono questi i protagonisti delle rubriche Next Comes First e Futuring, che annoverano personalità interessanti quali Giuseppe Fallacara, Sebastiano Pasculli dello studio Il Prisma e Rossella Sobrero, da anni al centro delle tematiche di sostenibilità, mentre TM Italia con le cucine su misura e Wood-Skin con l’innovativo Foldable Office rappresentano l’espressione concreta della combinazione tra tecnologia e design, fino, di nuovo, a toccare l’arte con la Sagrada Famiglia e la sacrestia che incontra artigianalità e tecnica con un macchinario issato in cima alla famosa cattedrale spagnola. L’ultima parte del magazine, Ready, It’s Tomorrow, prosegue l’indagine avviata da Biesse verso la produzione del futuro, dove il linguaggio tra uomo e macchina diventa sempre più fondativo nella fabbrica di domani.
Il numero nove del magazine Make è da oggi disponibile in download in PDF su www.biessegroup.com/make e sarà successivamente distribuito in versione cartacea nelle sedi estere del Gruppo e in occasione delle principali fiere internazionali di settore, tra cui Marmomac (Verona) e Vitrum (Milano).