Prima il legno ora vetro e marmo. Biesse sempre più internazionale
Al termine di una trattativa andata avanti per diversi mesi la Biesse, società quotata in Borsa e controllata dalla famiglia Selci, ha preso il controllo del 100% delle quote della Gmm di Gravellona Toce in Piemonte. Il fatturato della Gmm, che è intorno ai 125 milioni di euro, entrerà nel consolidato della Biesse alla fine dell’anno. Una operazione non facile, quella chiusa nei giorni scorsi, anche perché i manager dell’industria meccanica pesarese hanno incontrato nel corso delle trattative la concorrenza di altre aziende del settore per cui c’è stata una corsa al rialzo. Per portare a casa la Gmm il gruppo Biesse, società che produce macchine per la lavorazione del legno, del vetro del marmo e altri materiali, ha dovuto sborsare 72 milioni di euro.
Il 75 per cento della società piemontese è stato acquisito dal fondo Consilium e l’altro 25 per cento dai fondatori dell’azienda di Gravellona Toce, attraverso la finanziaria Flg holding. Amministratore delegato della società pesarese è Roberto Selci (nella foto sopra), figlio del fondatore di questa multinazionale tascabile, Giancarlo che è stato nominato Cavaliere del Lavoro. Biesse ha chiuso il 2022 con 822 milioni di fatturato e dovrebbe archiviare il 2023, per la contrazione dei mercati e per gli scenari internazionali che sono cambiati, poco sottosoglia 800 milioni.
Nel Bilancio sociale dell’azienda si legge che "Biesse si impegna a promuovere lo sviluppo delle persone stimolando la curiosità, incentivando l’innovazione e valorizzando la peculiarità degli individui rispettandone i loro diritti mediante valori aziendali condivisi". Il 96% dei dipendenti è assunto a tempo indeterminato, più di 1.500 persone lavorano in Biesse da oltre di 10 anni, le ore di formazione riservate ai lavoratori lo scorso anno sono state oltre 10mila. L’azienda inoltre garantisce il proprio sostegno a iniziative di carattere sociale, culturale, artistico e sportivo nel territorio.
Biesse non è presente solo in Italia, ha uno stabilimento a Bangalore in India mentre quello che aveva aperto in Cina è stato ceduto. "Perché non c’era concorrenza: il nostro competitor era a partecipazione statale per cui a fine anno i buchi di bilancio venivano ripianati dello Stato, da Pechino", disse a suo tempo il fondatore Giancarlo Selci quando venne presa la decisione di abbassare la saracinesca sull’avventura cinese. Comunque per arrivare a chiudere questa operazione, Roberto Selci ha avuto il supporto del co-amministratore delegato Massimo Potenza e per quello che riguarda il profilo finanziario del CFO Pierre La Tour che da aprile lascia il gruppo pesarese per approdare ad uno dei grandi marchi della moda, Ferragamo.
Roberto Selci avete acquisito il controllo della GMM: quale strategia c’è dietro?
"L’acquisizione di GMM è in linea con il piano strategico di Biesse, in cui abbiamo dichiarato la volontà di far crescere il business sia in modo organico che inorganico al fine di ampliare il portafoglio prodotti e aumentare le nostre quote di mercato".
Si parla di diverse sovrapposizioni a livello mondiale tra Biesse e Gmm: si andrà verso accorpamenti?
"Il gruppo GMM è presente in 90 Paesi, opera con 9 filiali distributive nel mondo, 6 stabilimenti produttivi in Italia ed uno in Thailandia. Attueremo le possibili sinergie, soprattutto in merito al network geografico e al know-how di sviluppo prodotto, con l’obiettivo di accrescere in maniera significativa i business pietra e vetro. Sono pochi i prodotti che potrebbero sovrapporsi, infatti la maggior parte della gamma è complementare".
Il fatturato GMM che è intorno ai 125 milioni quando entra nel consolidato Biesse?
"Entrerà nel consolidato Biesse nel corso del 2024".
Con questa acquisizione puntate più sulle tecnologie marmo o vetro?
"Si tratta di un’acquisizione strategica che ci permetterà di completare la gamma delle macchine per la lavorazione della pietra e di aumentare ulteriormente quella dei macchinari e degli strumenti per la lavorazione del vetro e degli altri materiali con nuove soluzioni industriali complementari e integrabili con le nostre tecnologie, accrescendo così la presenza, la produttività e la flessibilità dei nostri prodotti".
Il problema è anche superare le ciclicità del mercato sulle macchine per la lavorazione del legno?
"Insieme a Gmm Group, Biesse sarà in grado di fornire una delle gamme di prodotti più complete del settore della pietra e del vetro, oltre al suo tradizionale portafoglio per il settore del legno. Sicuramente essere presenti in più settori di business ci permetterà di affrontare al meglio anche le ciclicità proprie dei singoli settori".
È stata una acquisizione facile o difficile? C’è stata concorrenza?
"Essendo un’acquisizione importante ha richiesto tempo e impegno, ma siamo fieri del risultato raggiunto", conclude Roberto Selci.
La GMM porta in dote, oltre agli stabilimenti piemontesi, anche un’area produttiva in Thailandia ed ha circa 400 dipendenti con 9 filiali distributive. La Biesse, che in questo momento ha in corso una forte riorganizzazione aziendale, esporta l’80 per cento dei suoi macchinari all’estero con 4 campus produttivi, oltre 30 showroom nel mondo ed ha circa 4000 dipendenti di cui circa duemila nei soli stabilimenti produttivi dislocati alla periferia di Pesaro.