Roberto Selci intervistato da Il Corriere Della Sera
Il progetto One company ci consentirà di ragionare come una multinazionale. Stiamo ridisegnando il Gruppo introducendo una logica trasversale che faciliterà le implementazioni dei progetti di sviluppo tecnologico.
“C’è il magazzino pieno, abbiamo coperto gli ordini per una buona parte del 2022. Mai avuto scorte così lunghe. Sembra di tornare agli Anni '60, si lavora un po' al contrario ma ci prendiamo il rischio per soddisfare la domanda dei nostri clienti che hanno paura che le materie prime scarseggino, con un conseguente forte rialzo dei prezzi, ché già c'è”. Roberto Selci, 62 anni, è l'imprenditore della Biesse, radici a Pesaro e nella meccanica avanzata, produce macchine per la lavorazione di legno. E non è un caso che abbia sede in quel distretto dove sono nate Scavolini, Berloni e Febal. Ma non c'è solo il legno.
La multinazionale, quotata a Piazza Affari da vent'anni, realizza anche macchinari per il taglio del vetro, della pietra, metallo e di materiali derivati dalla resina, carbonio e alluminio per l'automotive e l'aerospaziale. Ha clienti del calibro di Ikea ma anche di Knoll-Herman Miller e Rimadesio, circa 700 milioni di ricavi stimati a fine dicembre, dei quali l’85% all'estero, con la prospettiva di diventare una One billion company nel giro di qualche anno.
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